Viscuglia Piero Sardo
Sardo Viscuglia Piero nato ad Agrigento 1985, ha vissuto Racalmuto, città natale dello scrittore Leonardo Sciascia.
Diplomato nel 2004 in socio-psico-pedagogia iscritto in lettere e filosofia a Vercelli dove è residente da anni.
Nel 2004 fa parte della compagnia teatrale “Piccolo Teatro Città di Racalmuto”. Nel dicembre 2004 organizza Premio di Poesia Natale è pace che nel 2008 è diventato Premio Wilde per Esordienti.
Nel maggio del 2005 è nominato assessore allo sport e spettacolo presso il comune di Racalmuto. V° al concorso di poesia Donna e… edizione 2002 a Racalmuto;Inserito nel 2003 nell’Antologia “Poeti e Poesia” di Roma;
Menzione speciale al I° concorso di poesia Totus Tuus edizione 2005;
V° classificato al concorso di narrativa Duerre 2006 a Ravanusa;
I° classificato al concorso di narrativa Giovanni XXIII anno 2006;
III° classificato concorso di poesia Donna e… edizione 2007;
Finalista al concorso nazionale di poesia Totus Tuus edizione 2007;
III° classificato al concorso nazionale di narrativa Duerre 2007;
Inserito nell’Antologia “La Nuova Poesia” 2009 per Il Fiorino (mo);
Nel novembre 2003, su un antologia della lega navale viene pubblicata la poesia Nostalgia; per la morte di Giovanni Paolo II viene pubblicata l’opera Santità su un giornale a tiratura nazionale.
Nel dicembre 2007 è uscito il primo libro pubblicato dalla Nicola Calabria Editore dal titolo “Non solo Parole”.
 “Gli occhi del Gatto” romanzo giallo per l’editrice La Riflessione di Cagliari.
	| Viale ultimo 
 Alberi spogli
 disposti a piantoni
 cancelli d’addio
 spenta vitalità;
 
 guardati da occhi indiscreti
 pallore d’inverno
 pallido sorriso
 … lontano.
 
 Viale ultimo
 spire di saluto
 lasciate riposanti
 
 sorgente la Luna
 senza più lacrima
 versata rugiada… spenta.
 
 | Τελευταία λεωφόρος 
 Δέντρα γυμνά
 τοποθετημένα στη σειρά
 κάγκελα του αντίο
 σβησμένη ζωτικότητα :
 
 κοιτάξου από μάτια αδιάκριτα
 χλωμός του χειμώνα
 χλωμό χαμόγελο
 ……μακρινό
 
 Τελευταία λεωφόρος
 ελπίδες του χαιρετισμού
 αφήστε να ξεκουραστούν
 
 υψωμένο το φεγγάρι
 χωρίς πια δάκρυα
 χυμένο παρήγορο….σβηστό.
 
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